La Memoria delle Stazioni tra passato e presente

(di Luigi Romano – 16 ottobre 2022)

Nei giorni scorsi abbiamo visitato la mostra “La Memoria delle Stazioni” allestita presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma dall’Archivio Luce Cinecittà in collaborazione con la Fondazione FS Italiane.

L’esposizione celebra le sensazioni fugaci di cui gli snodi ferroviari sono intrisi, attraverso i testi di alcuni autori italiani e una serie di immagini storiche e moderne.

L’esposizione è visitabile fino al 1° novembre 2022 e rappresenta a nostro avviso una meritoria iniziativa per diffondere anche nel nostro Paese quella “cultura ferroviaria” che spesso invidiamo alle altre Nazioni.

La rassegna si snoda tra le immagini delle otto monumentali stazioni di Roma, Milano, Napoli, Firenze, Bologna, Venezia, Trieste e la “nostra” Messina.

Di ogni stazione/città vengono esposte diverse foto, provenienti dagli archivi della Fondazione FS e dall’Archivio Luce, un paio di brevissimi racconti/ricordi di famosi scrittori del presente legati a ciascuna città e alle rispettive stazioni, e degli orari ferroviari cartacei (sotto vetro) aperti a mostrare esempi dei collegamenti a lunga percorrenza che interessavano quelle stesse stazioni.

Alcune foto, specie quelle FS, rigorosamente in bianco e nero, possono risultare già note agli appassionati per essere state magari pubblicate su qualche rivista del settore, ma va detto che fa comunque piacere rivederle.

Foto d’epoca delle stazioni di Messina Centrale e Messina Marittima

A tali immagini si contrappongono quelle della giovane fotografa contemporanea Anna Di Prospero, che porta uno sguardo femminile all’interno della mostra ed hanno il merito di proporre prospettive inusitate delle stazioni.

La Torre serbatoio di Messina Centrale

Completa la mostra un breve filmato ottenuto assemblando spezzoni provenienti da entrambi i colossi archivistici.

I curatori della mostra, in primis la dott.ssa  Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà, nel pannello introduttivo si dimostrano consapevoli sia dell’immagine, spesso distorta o comunque parziale, che hanno questi luoghi nell’immaginario collettivo, sia del fatto che le storie che ci si possono raccontare sono innumerevoli, ma il risultato è una mostra gradevole, che riesce a non essere dispersiva e che, pur essendo ovviamente rivolta ad un pubblico “generalista”, è in grado di interessare anche l’appassionato.

Il piazzale della stazione di Messina Centrale

L’obiettivo dell’esposizione di dare visibilità a un passato senza dubbio romantico offrendo una prospettiva parimenti poetica e allettante sul futuro ci sembra pienamente raggiunto.

La mostra sarà visitabile fino al 1° novembre 2022, quindi si trasferirà a Parigi.

Sarebbe bello, a nostro parere, se l’Archivio Luce Cinecittà e la Fondazione FS Italiane la proponessero in futuro anche nelle stazioni delle otto città protagoniste, magari – di volta in volta – con approfondimenti specifici sulla stazione del capoluogo interessato attingendo anche ai contributi documentali e fotografici degli studiosi ed appassionati locali.